L’odontoiatria conservativa si occupa della diagnosi e del trattamento delle carie, con l’obiettivo di preservare i denti naturali. Attraverso tecniche moderne e minimamente invasive, è possibile ripristinare la funzionalità e l’estetica dentale, prevenendo danni futuri.
L’odontoiatria conservativa moderna si fonda sul concetto di minima invasività, con la rimozione del solo tessuto cariato, e tramite la sostituzione con un materiale da restauro che viene legato direttamente alla parte rimanente del dente, cioè la parte sana, tramite tecniche adesive. Ha la finalità di curare i denti ripristinandone la loro forma e funzione con materiali estetici altamente compatibili. Conservare significa preservare, per evitare di arrivare all’estrazione indiscriminata dei denti naturali.
Se noti sensibilità al caldo o al freddo, dolore o cambiamenti visibili nei denti, è importante effettuare una visita specialistica. Una diagnosi precoce può fare la differenza nel preservare la salute orale.
L’odontoiatria moderna deve sempre avere una visione olistica considerando fattori come: stress, alimentazione, alterazioni del sistema immunitario, patologie sistemiche ed alcune cure farmacologiche. Questi sono tutti fattori che aumentano l’acidità della saliva che causa la lesione cariosa, cioè l’attivazione del processo batterico che attacca la superficie dei denti.
La prevenzione primaria è importante ad ogni età.
Esistono due tipologie di restauro:
Le vecchie otturazioni grigie contengono un metallo pesante che è il mercurio, il quale risulta antiestetico e tossico.
Il consiglio è di rimuovere tali otturazioni e verificare che il dentista effettui delle manovre di protezioni nei confronti del paziente tramite l’utilizzo della diga che deve essere in silicone e non in lattice e tramite aspiratori particolari che isolano il dente in modo da intrappolare tutti i vapori che si sviluppano durante tale manovra.