Il reflusso gastroesofageo (GERD: gastroesophageal reflux disease) risulta essere al giorno d’oggi una condizione particolarmente diffusa nella popolazione. Le cause possono essere molteplici, ma in primis troviamo le scorrette abitudini di vita ed alimentari in seguito allo stress quotidiano a cui la popolazione viene sottoposta. La sintomatologia caratteristica di tale patologia è il bruciore di stomaco con rigurgito acido in bocca che arriva dall’esofago.
Per fare diagnosi corretta di reflusso gastroesofageo ci si deve rivolgere al gastroenterologo che valuterà, in base all’età ed ai sintomi che il paziente riferisce, se necessario fare una gastroscopia per poter comprendere le cause della sintomatologia.
Tale malattia è caratterizzata, come detto, da un’acidità continua e persistente del tratto gastroesofageo con ripercussione anche su distretti extra esofagei come la cavità orale.
Questa continua e ripetuta esposizione dei denti ad un ambiente acido, porta ad una lenta dissoluzione delle superfici dentinali, con comparsa di sensibilità agli sbalzi termici ed alla compromissione funzionale dovuta alla frattura dei denti. Questa condizione viene definita erosione dentale ( vd. foto)
Il ruolo dell’odontoiatra è fondamentale, in quanto è la prima figura medica che può intercettare questa patologia. Una diagnosi precoce di GERD permette un immediato trattamento della stessa malattia con una riduzione dell’entità e delle manifestazioni cliniche ad essa legate.
Pertanto risulta fondamentale che nella raccolta dei dati anamnestici del paziente durante la prima visita, le vengano poste domande sulle proprie abitudini alimentari, le condizioni lavorative e le abitudini d’igiene orale; oltre alle varie domande sul proprio stato di salute generale.
Sempre durante la prima visita, l’odontoiatra può confermare la presenza di tale patologia proprio tramite l’osservazione delle superfici dei denti.
Se durante l’esame obiettivo della bocca del paziente, l’odontoiatra rileva la presenza di superfici dentali lucide nella parte interna della bocca con eventuale frastagliamento dei margini incisali dei denti; allora ci si trova difronte ad un’erosione dentaleda GERD.
A questo punto è importante rendere consapevole il paziente di questa sua iniziale patologia e rivolgergli delle domande più approfondite per comprendere la frequenza di questa sensazione acida nella bocca. Nel caso in cui tale sintomatologia perduri per più di due volte alla settimana, allora lo si deve inviare dallo specialista.
Il ruolo dell’odontoiatra sarà quello di curare le lesioni dentali di questa erosione con applicazioni al fluoro durante le sedute d’igiene orale, o con eventuale protezione dei denti con otturazioni in materiale estetico ( per i casi più semplici) o con manufatti protesici per i casi più gravi di erosione.
Da questo risulta fondamentale andare ai controlli con una frequenza variabile, decisa dall’odontoiatra stesso, a secondo dell’individualità della situazione patologica del paziente.
Dott.ssa FA Muzzarelli Odontoiatra